Interno/Esterno
La dialettica tra spazi Interni ed Esterni
La dialettica tra spazi interni e spazi esterni coinvolge in primo luogo l’architettura, l’urbanistica e le forme dell’abitare, che, nella produzione cinematografica del ventennio preso in esame, assumono toni di una drammatica importanza. Basti pensare alla gigantesca trasformazione urbanistica del meridione che ha interessato il secondo dopoguerra e il periodo del boom economico con la ricostruzione e la speculazione edilizia.
Il binomio interno/esterno ha inoltre estensioni più ampie e simboliche del semplice rapporto con l’abitare: si tratterà dunque di comprendere in che modo esso è stato di volta in volta declinato al fine di rappresentare il paesaggio meridiano quale luogo di transito, dimensione mutante che ammanta non solo gli edifici e gli ambienti, ma anche i corpi nei loro riti e forme di socialità.
Produzione Documentaria
In questa direzione si analizzeranno i termini in cui la produzione documentaria ha messo in immagine quella mancanza di separazione tra pubblico e privato, riscontrabile ad esempio da un lato nella vita nei vicoli, che coinvolge e confonde le attività commerciali e domestiche, con la strada intesa non solo come spazio del “fuori”, ma anche come prolungamento dell’interno della casa o del negozio.
Relazione Interno/Esterno
L'IDEA DEL CONFINE
Se un aspetto essenziale della relazione tra interno/esterno è l’idea del confine, occorrerà indagarne non soltanto le declinazioni strettamente geografiche, ma anche, in modo più ampio, le accezioni metaforiche, per le quali il confine viene restituito quale luogo di passaggio, “soglia”, ponte, diaframma che mette in relazione ambienti, identità, pratiche di vita anche distanti.
Il Progetto
ARCHIVI DEL SUD
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Gruppo di Ricerca
università suor orsola benincasa (napoli)
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